Imprese elettrivore: gli obblighi alla luce del decreto MASE sulle Green Conditionalities

Le imprese elettrivore che rientrano nelle casistiche previste dalla normativa possono accedere a contribuiti ed agevolazioni per i consumi energetici correlati alle proprie attività.

imprese elettrivore

Il Decreto del Ministro n. 256 del 10 luglio 2024 chiarisce quali sono le condizionalità green che devono essere rispettate per garantire l’assegnazione di tale contributo.

Le aziende cui si rivolgono tali agevolazioni sono quelle imprese a forte consumo di energia elettrica, ovvero > 1 GWh/anno, e a rischio o ad alto rischio di rilocalizzazione oppure che abbiano aderito all’incentivo in oggetto mediante clausola di salvaguardia.

A differenza del 2023 è prevista una novità tale per cui non è più vincolante il rispetto del rapporto costo dell’energia/fatturato al fine di accedere a tale incentivo.

L’entità del contributo si attesta in un beneficio medio di circa 30 euro al MWh dei consumi dell’azienda.

Al fine di garantire l’assegnazione di tale contributo, tali aziende devono farne richiesta e rispettare i seguenti obblighi:

  • Invio annuale della richiesta di agevolazione all’Ente che la gestisce (CSA)
  • Realizzazione audit energetico ogni 4 anni
  • Rendicontazione entro marzo delle attività di efficientazione energetica effettuate;
  • Non c’è più l’obbligo di effettuare almeno un intervento di efficienza energetica nell’arco temporale tra le due diagnosi ma, alternativamente:
    1. realizzare un terzo degli interventi con un PBT < 3 anni entro l’anno di riferimento dell’agevolazione a patto che il costo dell’importo sia inferiore all’agevolazione percepita
    2. Riduzione delle emissioni di energia elettrica maggiore o uguale al 30% (es. autoproduzione o garanzia di origine)
    3. Investimenti per la riduzione sostanziale di emissioni maggiori o uguali al 50% dell’agevolazione

Il mancato rispetto dei requisiti comporta il rimborso del beneficio.

 

 


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