Sanificazione di strutture non sanitarie

La circolare del Ministero della Salute raccomanda anzitutto una Valutazione del contesto di ciascuna attività produttiva per identificare e attuare idonee, mirate ed efficaci misure di sanificazione.

Occorre effettuare una mappatura:

  • delle postazioni di lavoro, in riferimento alle superfici e ai materiali
  • degli spazi, in riferimento alla frequentazione, ai materiali e alla frequenza di contatto delle superfici.

Successivamente andranno Attuate misure organizzative coerenti al contesto che consistono in:

  • Stabilire una procedura di azione contro il SARS-CoV-2
    • -> che dovresti avere già nel Protocollo …
  • Aggiornarla secondo le istruzioni delle autorità sanitarie in ogni momento
    • > il tuo Protocollo è aggiornato al 24 marzo e alle Circolari ministeriali emanate?
  • Effettuare la registrazione delle azioni intraprese, specificando data, ora, persone responsabili, ecc. e salvare tutta la documentazione che può essere generata
    • -> lo fai già?

Tra le procedure di azione contro il SARS-CoV-2 deve esserci anche la procedura di SANIFICAZIONE, verifica se la fai con le modalità, la sequenza e la frequenza corrette:

  • 1) normale PULIZIA ordinaria con acqua e sapone almeno a fine turno di tutte le superfici di mobili e attrezzature da lavoro, macchine, strumenti, maniglie, …
  • 2) DISINFEZIONE utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati (Presidio Medico Chirurgico o biocida). È importante la disinfezione frequente di superfici e oggetti quando toccati da più persone.

Attività di sanificazione in ambiente chiuso

Se l’azienda è stata CHIUSA, SENZA ACCESSO DI PERSONE, per almeno 7-10 giorni, per riaprire l’area sarà necessaria solo la normale pulizia ordinaria, poiché il virus che causa COVID-19 non si è dimostrato in grado di sopravvivere su superfici più a lungo di questo tempo neppure in condizioni sperimentali.

Quando l’azienda RIAPRE, è necessario:

  • PUILIRE la superifici e oggetti con acqua e sapone.
  • DISINFETTARE utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati , evitando di mescolare insieme candeggina o altri prodotti per la pulizia e la disinfezione.
  • Rimuovere i materiali morbidi e porosi, come tappeti e sedute, per ridurre i problemi di pulizia e disinfezione.
  • Eliminare elementi d’arredo inutili e non funzionali che non garantiscono il distanziamento sociale tra le persone che frequentano gli ambienti (lavoratori, clienti, fornitori)
  • Gli oggetti su cui porre particolare attenzione sono: interruttori della luce e maniglie delle porte, postazioni di lavoro, telefoni, tastiere e mouse, servizi igienici, rubinetti e lavandini, maniglie della pompa di benzina, schermi tattili o altre superfici e oggetti frequentemente toccati.

Indicazioni per scegliere i disinfettanti appropriati sulla base del tipo di materiale dell’oggetto/superficie:

a) materiale duro e non poroso oggetti in vetro, metallo o plastica

  • preliminare detersione con acqua e sapone;
  • utilizzare prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati.

Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020 – “Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi. Versione del 25 aprile 2020

-> LEGGI DAL NOSTRO BLOG

b) materiale morbido e poroso o oggetti come moquette, tappeti o sedute

I materiali morbidi e porosi che non vengono frequentemente toccati devono essere puliti o lavati, seguendo le indicazioni sull’etichetta dell’articolo, utilizzando la temperatura dell’acqua più calda possibile in base alle caratteristiche del materiale.

Per gli eventuali arredi come poltrone, sedie e panche, se non è possibile rimuoverle, si può procedere alla loro copertura con teli rimovibili monouso o lavabili.

Procedure di pulizia e sanificazione per ambienti esterni di pertinenza

È necessario mantenere le pratiche di pulizia e igiene esistenti ordinariamente per le aree esterne.

Nello specifico, le aree esterne richiedono generalmente una normale pulizia ordinaria e non richiedono disinfezione.

Tipologia di disinfettanti

Ad oggi, sul mercato, sono disponibili diversi disinfettanti autorizzati che garantiscono l’azione virucida.

Nel Rapporto ISS COVID-19 n.19/20208 sono riportati tutti i principi attivi idonei, con le indicazioni all’uso.

-> LEGGI DAL NOSTRO BLOG

Le concentrazioni da utilizzare e i tempi di contatto da rispettare per ottenere una efficace azione disinfettante sono dichiarati sull’etichetta apposta sui prodotti disinfettanti stessi.

La presenza in etichetta del numero di registrazione/autorizzazione (PMC/Biocida), conferma l’avvenuta valutazione di quanto presentato dalle imprese su composizione, stabilità, efficacia e informazioni di pericolo.

Organismi nazionali ed internazionali e i dati derivanti dai PMC attualmente autorizzati suggeriscono, come indicazioni generali per la disinfezione delle superfici, a seconda della matrice interessata, i principi attivi riportati di seguito:

  • Superfici in pietra, metalliche o in vetro escluso il legno: Detergente neutro e disinfettante virucida – sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato virucida
  • Superfici in legno: Detergente neutro e disinfettante virucida (contro i virus) a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benzalconio; DDAC)
  • Servizi igienici: Pulizia con detergente e disinfezione con disinfettante a base di sodio ipoclorito almeno allo 0.1% sodio ipoclorito
  • Tessili (es. cotone, lino): Lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato; in alternativa: lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato. Il vapore secco sembra essere il metodo consigliabile per la sanificazione degli abiti.

Procedure di sanificazione riconducibili a OZONO, CLORO ATTIVO generati in-situ, PEROSSIDO D’IDROGENO applicato mediante vaporizzazione/aerosolizzazione

Tali procedure di sanificazione, non sono assimilabili a interventi di disinfezione.

Queste sostanze generate in situ non sono autorizzate come disinfettanti, e quindi attualmente non possono essere utilizzate in attività di disinfezione.

Pertanto, tali procedure possono essere utilizzate per finalità di sanificazione, intesa in questo caso come il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante la pulizia e il controllo e il miglioramento della qualità dell’aria.

Le procedure di utilizzo delle sostanze sanificanti possono essere complementari a procedure di pulizia e ottimizzazione ambientale, o essere integrate con attività di disinfezione: in questo ultimo scenario, la procedura di sanificazione deve prevedere la preventiva disinfezione diretta delle superfici esposte secondo il seguente ordine:

  1. pulizia
  2. disinfezione diretta delle superfici esposte con disinfettanti autorizzati
  3. trattamento di sanificazione con sostanze generate in situ a completamento ed ottimizzazione delle procedure di pulizia e disinfezione,
  4. adeguata areazione dei locali.

PER SCARICARE la Circolare n° 17644 del 22/05/2020 da cui è tratto questo articolo CLICCA QUI


Contatti