L’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato che il Covid non è più un’emergenza sanitaria internazionale. L’Oms ha rimosso l’allerta massima sulla pandemia che ha causato la morte di “venti milioni di persone nel mondo”. Lo stato di emergenza sanitaria internazionale era stato dichiarato il 30 gennaio 2020.
“Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere, deve restare l’idea della potenziale minaccia di altre pandemie” ha sottolineato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.
La dichiarazione di ‘Emergenza Internazionale di Salute Pubblica’ (Pheic) proclamata il 30 gennaio del 2020 dall’Organizzazione mondiale della sanità per il Covid-19 e oggi revocata, viene usata dall’OMS per “un evento straordinario che costituisce un rischio di salute pubblica per diversi Stati attraverso la diffusione internazionale di una malattia, e che potenzialmente richiede una risposta coordinata a livello internazionale”.
Per quanto riguarda l’Italia, il Governo e le Parti sociali non si sono più espresse sulla sospensione del protocollo condiviso.
Con l’ordinanza del 28 aprile 2023 invece il Ministro della Salute (G.U. 29 aprile 2023, n. 100), a partire dal 1° maggio e fino al 31 dicembre 2023 continua l’obbligo di indossare mascherine per i lavoratori, gli utenti e i visitatori:
- delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi;
- delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, strutture di ospitalità e lungodegenza;
- delle residenze sanitarie assistenziali, degli hospice, delle strutture riabilitative, delle strutture residenziali per anziani anche non autosufficienti;
- delle strutture residenziali riabilitative.
Nei reparti delle strutture sanitarie diversi da quelli indicati e nelle sale di attesa, la scelta sull’uso delle mascherine è lasciata alla discrezione delle singole direzioni sanitarie.
Come sempre, restano fuori dall’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:
- i bambini di età inferiore ai sei anni
- le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.
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