Dopo la firma del DPCM del 9 marzo 2020, il cosìdetto decreto #iorestoacasa e le dichiarazioni del direttore dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus «Non possiamo dirlo abbastanza forte, o abbastanza chiaramente, o abbastanza spesso: tutti i paesi possono ancora cambiare il corso di questa pandemia».
Giuseppe Conte in diretta Facebook dichiara: “In Italia chiusi tutti i negozi tranne alimentari e farmacie, i trasporti restano garantiti”.
LEGGI IL DECRETO 11 MARZO 2020 in vigore dal 12 al 25 marzo.
Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”.
Giuseppe Conte annuncia inoltre la nomina di un commissario straordinario: Domenico Arcuri, dal 2007 è Amministratore Delegato di Invitalia (già Sviluppo Italia), l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
La prima regola continua ad essere: evitare ogni spostamento delle persone fisiche
Ma si può uscire per andare al lavoro?
Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati (SCARICA QUI IL MODULO). La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.
Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
NO, “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è in quarantena o risulti positivo al virus. Ricordiamo che è sottoposto a quarantena chi è risultato positivo al tampone (contagiato) e chi ha avuto contatti diretti con contagiati.
Restiamo in attesa di capire quali siano le “misure di sicurezza” che devono prendere le imprese per poter restare aperte.
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